Buffalo Bill

Jame Gumb è figlio della penna di Thomas Harris. E’ una farfalla in trasformazione, il desiderio che si specchia e si distorce e non si piace.

E’ un assassino seriale, ma solo perché gli serve pelle umana per confezionarsi un corpo da donna, che possa essere indossato come una maschera e annulli un’identità sessuale inaccettabile.

Certo, avrebbe potuto optare per un (meno cruento) programma di riassegnazione del sesso, ma è mentalmente instabile (quindi non idoneo) e non può permettersi gli interventi chirurgici necessari.

Le sue gesta sono passate alla storia grazie al film Il silenzio degli innocenti, diretto da Jonathan Demme nel 1991 (con una Jodie Foster ed un Anthony Hopkins da oscar).

Nel romanzo omonimo, Harris costruisce un serial killer frankenstein, cucendo assieme (è proprio il caso di dire) le aberrazioni di cinque diversi assassini seriali (realmente esistiti):

Jerry Brudos, (strangolatore, necrofilo) ha ispirato il tema del travestitismo. Burdos era un feticista (rubava e collezionava scarpe con i tacchi alti, soprattutto quelle delle sue vittime) e amava vestirsi da donna.
Gumb è un feticista della pelle, cui non basta indossare un vestito da donna. Vuole cucirsene uno di donna.

Ed Gein, (necrofilo), disseppelliva cadaveri per farne oggetti d’arredo (anche in pelle umana), ha ispirato il tema dell’assemblaggio di parti del corpo in senso artistico. I suoi atti criminali hanno generato anche altri serial killer cinematografici: Norman Bates di Psycho (Alfred Hitchcock, 1960), Leatherface di Non aprite quella porta (Tobe Hooper, 1974) ed il Macellaio di Woodsideun di Deranged (Jeff Gillen ed Alan Ormsby, 1974).

Ted Bundy (pluriomicida) ha ispirato la tecnica d’adescamento usata da Gumb per rapire le sue vittime, ovvero, quella del braccio ingessato (chiedere aiuto per trasportare oggetti pesanti e convincere la vittima di turno a salire nel retro del suo furgoncino).

Edmund Kemper, ha iniziato la sua vita criminale sparando ad entrambi i nonni quando aveva quindici anni. Gumb, abbandonato dalla madre ed affidato ai nonni, fa altrettanto all’età di 12 anni.

Gary M. Heidnik, ha rapito, torturato ed ucciso nella cantina di casa sua almeno cinque donne. Ha suggerito il luogo di segregazione delle vittime di Gumb.

Buffalo Bill è un classico One Shot Killer. La sua carriera criminale è stata interrotta (definitivamente) dall’agente dell’F.B.I. Clarice Sterling, che gli ha sparato in casa sua, dopo averlo intercettato per puro caso.

Author: Mafalda Laratta

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