Bret Easton Ellis

An American [Psycho] Writer…

 Genio equilibrato e sconvolgente, figlio di quell’ “american way of life” che si fa tributo alla sevizie ed alla violenza seriale ed ingiustificata, espressione lucida della modernità ricca e crudele, elegante cronista di un’incredibile noia assassina…

Nato a Los Angeles nel 1964, Ellis ha pubblicato il suo primo romanzo “Meno di zero” nel 1985, mentre era ancora uno studente del Bennington College, nel Vermont.

Influenzato letterariamente dalle opere di scrittori del calibro di E. Hemingway, J. Joyce e Flaubert, Ellis modella il suo stile tagliente, crudo e sarcastico su quello dello scrittore americano Dennis Cooper (autore, fra gli altri, del romanzo “Jerk”, edito a New York nel 1993, che ricostruisce un caso giuridico realmente esistito, attraverso le confessioni di David Brooks, complice del serial killer Dean Corll), assimilandone la consuetudine ad una prosa semplice e scorrevole ma non per questo meno dura e spiacevole.

Nel suo secondo romanzo, “Le regole dell’attrazione”, Ellis ritrae la vita di un gruppo di ricchi studenti del Camden College, descrivendo atteggiamenti sessuali spregiudicati ed eccentrici tormenti amorosi, tratteggiando con acuta ed amara ironia l’impietosa rappresentazione di una generazione fragile e corrotta, animata da un’assoluta vacuità morale.

Del 1991 è “American Psycho”, epopea di Patrick Bateman, 26enne psicopatico finanziere di Wall Street, apice letterario del “realismo macabro” di Ellis. I delitti del giovane Bateman, compiuti in uno stato di confusione psicologica non molto diversa, nella sostanza, dal bieco ottimismo e dalla dubbia moralità dei suoi amici “normali”, restano inspiegabilmente impuniti.

Bateman è un serial killer freddo, distante, disincantato, definito nella sua vera essenza umana dai marchi di fabbrica delle cose che usa e dei vestiti che indossa, costretto ad un’esistenza vuota dall’assoluta mancanza di principi morali, angosciato da un senso di costante inadeguatezza.

Bateman si limita a ritualizzare, in rapporti sessuali sadici, violenti e spesso mortali, i contenuti inconsueti ed improbabili di videocassette pornografiche hardcore che non manca di acquistare o noleggiare, almeno una volta al giorno; trasforma il cinismo spicciolo degli uomini d’affari che frequenta (e il loro sprezzante disgusto per la povertà) nell’omicidio seriale d’inermi accattoni e prostitute; sfoga la propria irreversibile vocazione alla morte seviziando animali domestici che acquista ad uso e consumo della propria coazione a ripetere violenta e ingiustificata.

Una serie travolgente (e concatenata) di irreali quanto plausibili violenze: nero su bianco, l’orrore di un’America stanca.

Ellis costruisce una rappresentazione scomoda dell’America contemporanea, società opulenta per la quale, la griffe, il denaro ed il potere sono tutto, attraverso un’aggressività iniziale, scaturita dal ripetersi di descrizioni di violenza esplicita e sesso esplicito, che sfuma progressivamente in una naturalezza narrativa agghiacciante.

Nel 1994 Ellis pubblica “Acqua dal sole” riproponendo i temi principali del romanzo d’esordio: la Los Angeles dei giovani ricchi e viziati, dei padri imbelli e delle madri drogate.

“Le regole dell’attrazione” e “Acqua dal sole” costituiscono, con “American Psycho”, una trilogia ideologica, preludio ed epilogo, origini e conseguenze, dell’assassinio seriale: nel primo, tra i protagonisti, Sean Bateman, il disincantato e sgradevole fratello del pluriomicida Patrick Bateman; nel secondo l’attenzione si focalizza sulle gesta del giovane Tim Price, precedentemente caratterizzato come un sofisticato ed inoffensivo collega del sadico Bateman, rivelatosi poi vampiro, pedofilo e cocainomane.

L’ultimo romanzo di Ellis, “Glamorama” è la storia di un giovane newyorchese alla moda, ossessionato dal denaro, gradualmente attirato dal fascino oscuro di una società di eletti, influente e immorale, in cui notorietà e terrorismo, potere e violenza sono inestricabilmente collegati.

La puntuale critica politica, sociale e morale che si occulta dietro ad un intricato groviglio di efferatezze, la descrizione minuziosa e spietata di abusi e sadismo che scandisce il ritmo d’un reiterarsi di sesso e violenza esplicita spesso sgradevole, fanno di Bret Easton Ellis uno splatterpunk involontario, ma tutt’altro che occasionale.

Imperial Bedrooms
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Cinguetta parecchio…
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E’ la SUA pagina personale.
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Author: Mafalda Laratta

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