Unbreakable

Regia: M. Night Shyamalan
Anno: 2000
Voto: 7/10

Dopo Il sesto senso, Il predestinato, un’altra conturbante vicenda che è epopea dell’invulnerabilità e singulto di fragilità umana…A metà strada tra il non detto e il non visto, il caos, vorticoso, tira le fila del nostro destino.

David Dunn sopravvive miracolosamente ad un terribile disastro ferroviario. E’ l’unico sopravvissuto di ben 132 passeggeri ed anche assolutamente illeso. Nella sua vita David è riuscito a salvarsi la vita in altre, innumerevoli, occasioni. Il destino sembra aver creato un’aura d’invincibilità intorno a lui…così come, invece, è stato parco di protezione nei confronti di Elija Price, nato con braccia e gambe fratturate e costretto, per la fragilità delle sue ossa, a vivere su una sedia a rotelle.

Price (detto anche Mr. Vetro, per la sua gracilità) contatta Dunn per proporgli la sua incredibile teoria: David ha tutto ciò che a Elija manca…le loro vite sembrerebbero collegate, le loro esistenze contrappesi di un unico “equilibrio cosmico”…

M. Night Shyamalan, il regista, reduce dal successo del pluripremiato Il sesto senso, ripropone il tema “paranormal-soprannaturale”, deciso a cavalcare un’ “onda” decisamente proficua (e, soprattutto, molto apprezzata dal pubblico).

La predestinazione, il sopravvivere a catastrofi immani, il destino…sono temi che riportano alla memoria gli (ancora freschi) echi di Final Destination” (2000) diretto da James Wong…ed anche la scelta di riproporre Bruce Willis come attore protagonista non può non essere interpretata come un richiamo palese (stucchevole?) a Il sesto senso: già nel 1999 Willis aveva indossato i panni di Malcom Crowe, un affermato psicologo infantile (vittima dell’aggressione di un suo ex paziente mentalmente disturbato) che decide di prendere in cura Cole, un bambino di nove anni, convinto di “vedere la gente morta”…

Le “presenze (di defunti per incidente o malattia) chiedono a Cole aiuto, perché giustizia sia fatta, i torti sanati e l’ “ordine cosmico” ristabilito.

Shyamalan ripropone la stessa aura di mistero “karmico-medianica” (in odor di new age commercializzata), riformulando miti e leggende metropolitane perché sia stimolato (per l’ennesima volta) il sano terrore del “caso” e del “caos” neomillenario…riuscirà a farci “rabbrividire” ancora?

Author: Mafalda Laratta

Share This Post On

Submit a Comment

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>