La cosa
Regia: John Carpenter
Anno: 1982
Voto: 8/10
Alla base della teoria filmica, intorno alla quale Carpenter ha costruito Essi vivono (1988) giace un concetto già appartenente alla tradizione fantascientifica: il Male non appartiene all’uomo ed al suo mondo, ma finisce per essere abitatore di corpi e di spazi terrestri.
Carpenter aveva già dimostrato la sua abilità di regista horror sfruttando al meglio l’arte del suggerimento e della minaccia incombente, soprattutto in Halloween: la notte delle streghe del 1978 e in Fog del 1980 (Fog presenta già caratteri originali nel rappresentare, per l’appunto, la nebbia che dal mare investe e sconvolge la tranquilla esistenza degli abitanti di Antonio Bay, a causa della maledizione di un vascello pirata. Di frequente, nella cultura americana, infatti, l’orrore nasce da un peccato originale della collettività, dovuto a denaro e violenza. In questo caso si tratta della cupidigia dei primi cittadini della baia che, per rubare il suo carico d’oro, non segnalarono gli scogli al veliero, lasciando che, in una notte di nebbia, si schiantasse sugli scogli), utilizzando sapientemente gli archetipi dell’horror gotico.
Ne’ La cosa, invece, aderisce pienamente (e con una certa propensione all’eccesso) alle istanze del nuovo horror statunitense (gli esordi dello splatterpunk, per l’appunto) che vuole tutto detto, dichiarato, mostrato.
Questa nuova corrente presuppone un’aderenza quasi maniacale all’idea di orrore come disvelarsi di un segreto, l’ostentazione di un oltre che è spesso estensione dell’umano, della corporeità e dell’aggressività sessuale.
In La cosa organico ed inorganico si mescolano alla luce del sole. Non ci sono più le ombre, zone oscure caratteristiche dell’horror gotico: l’intromissione aliena è costantemente rischiarata dal bianco delle nevi e dei ghiacci dell’Antartide ed il realismo degli effetti speciali rimanda chiaramente allo splatter.
Palese il riferimento a La cosa da un altro mondo” (“The Thing from Another World”) diretto da Christian Nyby nel 1951 (una spedizione americana al Polo Nord è minacciata da un mostro vampiresco precipitato sulla terra insieme al suo disco volante). Costruito sul dilemma, mai chiaramente risolto, tra legittima curiosità della scienza (che vorrebbe comunicare) e la necessità di difendere la razza umana, il film è un classico della fantascienza orrorifica) benché nel film di Carpenter il nemico assuma qualsiasi fisionomia, inducendo l’équipe antartica a dubitare di chiunque.
In un crescente straniamento dalla realtà che porterà alla progressiva eliminazione dei membri dell’equipaggio, è possibile rintracciare una critica aperta alla perdita di valori del mondo contemporaneo: l’Altro da sé non è più l’alieno ma, indiscriminatamente, chiunque.
La Cosa vive, occultata e reietta, in attesa di rivedere la luce: il Male ci contagia, ci possiede, ci distrugge.