Clive Barker
Dalle gelide e fumose lande britanniche emerge il genio dell’horror europeo contemporaneo!
L’autore dei Libri di sangue: informazioni biografiche, bibliografiche e filmografiche nonché link ai siti ufficiali ed a quelli che si interessano ai suoi libri, racconti, film, interviste e persino ai giochi di ruolo basati sulle sue creazioni (e creature)…
Diplomato all’Università di Londra in letteratura inglese e filosofia, Barker inizia come disegnatore per alcune riviste underground. Autore di testi teatrali ed appassionato di cinema e letteratura horror scrive alcune pièce grandguignolesche (Frankenstein in Love, The History of Devil e The Secret Life of Cartoons portato in scena nel 1986). I suoi autori preferiti sono da sempre Edgar Allan Poe e Ray Bradbury (dai quali impara il gusto per la storia breve) e, tra quelli più recenti, Stephen King, Peter Straub (autore del celebre Ghost Story) e Ramsey Campbell.
L’esordio come autore di romanzi avviene nel 1984, con il primo dei suoi Book of Blood (Libri di sangue). Il secondo, terzo e quarto volume (dei sei volumi pubblicati in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, solamente i primi tre vengono tradotti in italiano, editi dalla Sonzogno con i titoli di Infernalia, Ectoplasm e Sudario, 1984) acquistano in qualità narrativa e anche in “depravazione”.
Da storie destinate soprattutto ad essere raccapriccianti si passa a racconti più torbidi e malsani. Conclusa la parentesi dedicata ai racconti brevi, Barker scrive quattro romanzi: Gioco dannato (The Damnation Game, 1985), Il mondo in un tappeto (Weaveworld, 1987), Cabal (da cui è tratto il film Nightbreed, diretto dallo stesso Barker nel 1989) e Apocalypse (The great and secret show,1989).
L’esordio cinematografico come regista e sceneggiatore.
Nel 1987, Clive Barker tenta la via del cinema, incoraggiato dalla “New World Productions” che gli offre la possibilità di esordire come regista per il suo soggetto: Hellraiser – Non ci sono limiti (1987), grande successo di pubblico e di critica. Sollecitato da Chris Figg, produttore di Hellraiser, Barker s’impegna a scriverne il seguito Hellbound: Hellraiser II – Prigionieri dell’inferno (1988) ma, poco entusiasta del soggetto, si accontenta di esserne il produttore esecutivo e di collaborare alla sceneggiatura, curata da Peter Atkins, mentre la regia è affidata ad un amico e collega, l’inglese Tony Randel.
Hellbound: Hellraiser II, è accolto con una certa freddezza. Le sequenze amputate dalla censura e, forse, l’incapacità di Randel a ricreare le malsane atmosfere del primo Hellraiser fanno di questo sequel un prodotto riuscito a metà, privo di forza d’urto.
Tra i due Hellraiser Barker lavora alle sceneggiature di altri due suoi racconti: Rawhead Rex (tratto dal suo terzo Book of blood) e Underworld, poi diretti da George Paulou, esordiente regista, con esito disastroso.
Tornato alla letteratura, elabora un altro dei suoi inquietanti romanzi, regalando al cinema un’altra interessante serie di incubi…
Barker torna a scrivere e, nel 1988, pubblica Cabal, horror epico d’ispirazione lovecraftiana. La Morgan Creek Productions si mostra subito interessata al romanzo offrendogli l’opportunità di dirigerne l’adattamento cinematografico.
Nasce così Nightbreed, una saga di dannazione e tragedia, un romanzo che parte dal presupposto che in ogni uomo si nasconda un mostro inimmaginabile, capace di mutare se stesso, svincolato dalle leggi che governano l’esistenza. Barker ripropone l’eterno conflitto tra Bene e Male, sacro e profano, con distaccato cinismo. I mostri di Midian, così come i cenobiti di Hellraiser, formano una sorta di setta religiosa, hanno i loro riti, il loro credo. La loro è una religione basata sul dolore e sulla sofferenza, ma è pur sempre una religione.
Barker rappresenta uomini comuni costretti a confrontarsi con esseri senza età, che vivono nascosti agli occhi del mondo in luoghi abbandonati, tetri e misteriosi, e che hanno sviluppato, negli anni, un modus vivendi basato su leggi semplici quanto crudeli.
(NB) I mostruosi cenobiti di Hellraiser e gli esseri deformi di Nightbreed nascono dalla collaborazione tra Clive Barker, Bob Keen e Geoff Portass, capaci artisti del make-up.
L’universo barkeriano, dominato dal male, ed i mostri partoriti da un immaginario tutt’altro che irreale…
Fondamentalmente, i rappresentanti dell’umana specie risultano meno interessanti della creatura sinistra con cui dovranno inevitabilmente interagire. Il “mostro” (dentro e fuori) è il vero protagonista dell’universo barkeriano, ricco di allegorie ed illusioni, all’interno del quale confluiscono, deformati dall’ottica splatterpunk, i concetti di sesso e violenza. I personaggi delle sue storie sono quasi tutti riconducibili alla sua poliedrica attività: scrittori, commediografi, pittori, uomini di teatro e di cinema.
La sua esperienza di drammaturgo, ad esempio, rivive in Sex, Death and Sunshine (Sesso, morte e stelle, in Infernalia, Book of Blood volume 1, 1984) e il mondo dello spettacolo è al centro anche di Son of Celluloid, (Figli di celluloide, in Sudario, Book of Blood volume 3, 1984). Ne’ I libri di sangue (e, per estensione, nella maggior parte delle opere di Barker) i personaggi sono sostanzialmente mossi dal desiderio: di potere (Whitehead in Gioco dannato), di sesso (Jerome, in The Age of Desire), dall’avidità (Shadwell in Il mondo nel tappeto). Inevitabilmente, la debolezza consuma. Nemmeno l’innocenza è una difesa; come testimoniano i bambini divorati in Rawhead Rex.
Paul M. Sammon ne’ “Splatterpunk” (Mondadori, 1990) conferma che, nell’universo barkeriano: “il Male non solo trionfa, ma deve trionfare”…
The Official Clive Barker Resource – Revelations
Sito web ufficiale.
(Lingua: inglese)
Clive Barker su Facebook
Ci sono parecchie pagine FB a suo nome, ma questa è quella “originale”.
(Lingua: inglese)
Clive Barker su Twitter
E’ il suo twitter personale, quindi non sarete vittime dell’ennesimo “clone” (sembra mal sopportarli, tra l’altro).
(Lingua: inglese)